venerdì 16 dicembre 2022

La Via delle Buone Cose - Al Segno, per il nuovo percorso 2023 di Borghi d'Europa

 






I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa si incontrano Al Segno di Fontigo di Sernaglia della Battaglia, per raccontare il percorso d'informazione 2023, che riguarderà La Via delle Buone Cose, l'itinerario ispirato alla storica guida di Luigi Veronelli e ai suoi 'indirizzi di gola'.


L'iniziativa è inserita nel progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa Adriatico Ionica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico ionica) ed è la prima di un lungo viaggio del gusto che coprirà tutto il 2023.


Nicole, Nicolò e Federico sono stati scelti sia per l'eccellenza della proposta cucinaria che per la bontà della pizza, senza se e senza ma.


Il primo incontro si apre con la degustazione della pizza in osteria, seguiranno alcuni piatti

rigorosamente scelti fra il menù del giorno, a conferma di un viaggio che predilige il talento quotidiano, quello che si esprime a misura di consumatore.


A convivio la giornalista, scrittrice e degustatrice Ufficiale A IS, Antonella Pianca , con altri Colleghi  della redazione di Borghi d'Europa Magazine.


I vini proposti spaziano dal Friuli Venezia Giulia (Vosca Vini di Brazzano -GO) al Veneto (azienda agricola Moro Sergio di Farra di Soligo), ambedue soci FIVI (Federazione dei Vignaioli Indipendenti).


lunedì 25 luglio 2022

Le Vie del Gusto a Tezze di Piave : pizzeria Elisir, Friggittoria e …..

 




Il Percorso iniziato nel 2016 dai giornalisti e dai comunicatori di Borghi d'Europa era sfociato nel 2018, in occasione dell'Anno Europeo del Patrimonio Culturale, nel riconoscimento di Tezze di Piave,Cimadolmo e San Polo di Piave come borghi del gusto.


Un Percorso fatto di visite, di viaggi,di accoglienza ( come non ricordare la delegazione di Buje,Umago,Verteneglio e Cittanova a Borgo Malanotte !), per stabilire una rete europea fatta

di contenuti culturali e di impegno d ' impresa solidale e innovativo.


Così siamo giunti ai giorni d'oggi, con la riconferma dei borghi delle Terre del Piave come borghi

del gusto, grazie al progetto l'Europa delle scienze e della cultura, Patrocinato da ben tre anni dalla

IAI -Iniziativa Adriatico ionica ,Forum Intergovernativo per la cooerazione regionale nella regione adriatico jonica.



I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno visitato il ristorante pizzeria Elisir di Tezze di Piave, per la Via del Gusto di queste contrade.

Elisa e Walter, dopo una esperienza professionale in Germania, hanno voluto impegnarsi in una

autonoma avventura imprenditoriale, che li ha portati sulle rive del Piave.

La cucina che ci propongono è squisitamente familiare.

“ Facciamo la spesa quotidianamente, così da offrire un menù rigorosamente di giornata ai nostri clienti”.

Ottimo il ragù dei primi. Persino il tacchino viene nobilitato con una leggera cottura, che lo rende

una carne di ottimo livello.

Bene la giardiniera e l'insalata di riso di non industriale memoria.

Il conto : semplicemente onesto.


Ma è nel settore della pizza che Walter esprime il suo talento.

“ Da buon napoletano propongo le farine del Molino Caputo. Un impasto che lascio maturare e lievitare per almeno 48 ore. Se il cliente lo desidera possiamo interpretare tutte le pizze del nostro menù in stile napoletano”.

Mozzarella non acquosa di una importante azienda del territorio trevigiano : la mozzarella di bufala

rigorosamente di origine campana.


Il menù è stuzzicante : dalle pizze speciali alle pizze gourmet con i bordi ripieni,dalle pizze verdura

alle pizze fritte e un angolo di friggittoria napoletana da leccarsi i baffi.

Buona la scelta dei vini : da quelli locali  a quelli campani.

Le birre sono decisamnte all'altezza.

Che dire di più ? Buona visita....


sabato 4 giugno 2022

Eurosostenibilità- L'attività di lobbyng e la finanza etica - L'impegno di Laura Panizutti, consulente finanziaria e patrimoniale e il mondo dell'informazione

 


 




Il progetto Eurosostenibilità affronta nel 2022 i temi della sostenibilità nel mondo della finanza.

Partner di informazione di Borghi d'Europa in questo viaggio è la consulente finanziaria e patrimoniale Laura Panizutti.


Il mondo della finanza speculativa esercita pressioni notevoli sul mondo politico e istituzionale, per realizzare i propri obiettivi.

Un gruppo di pressione (in inglese lobby è un gruppo organizzato di persone o di aziende che cerca di influenzare con varie strategie dall'esterno le istituzioni per favorire particolari interessi, la cui influenza può far leva su elementi immateriali, come il prestigio di cui il gruppo gode, o su elementi materiali, come il denaro di cui dispone.


In genere vi sono ditte professioniste specializzate nell'offrire servizi di lobbying, che possono svolgersi con diverse modalità, non sempre trasparenti o legali (ad esempio la corruzione, il Traffico di influenze illecite) soprattutto negli Stati dove non vi è nessuna regolamentazione specifica, che vanno da contatti diretti con personale istituzionale a campagne propagandistiche attraverso i media, all'organizzazione di congressi scientifici, ecc. .

Il termine inglese lobby significa propriamente «loggia» (nel senso di «tribuna [parlamentare riservata al pubblico). La modalità di azione con cui esso si inserisce, esercitando la propria pressione sul sistema politico, viene denominata lobbying.

Si giunge addirittura a richiedere di includere il nucleare o alkcuni investimenti

nei combustibili fossili tra le attività da ritenere 'sostenibili'.

Il mondo della finanza etica si batte invece per le attività di sensibilizzaione

dal basso delle persone e delle comunità "... per rendere comprensibili gli impatti negativi di una finanza tutta orientata alla massimizzazione dei profitti nel brevissimo periodo. È inoltre in prima fila per chiedere una tassa sulle transazioni finanziarie; la separazione tra banche commerciali e banche d'investimento; un serio contrasto ai paradisi fiscali; un limite all'uso dei derivati etc ".


Il gruppo di interesse si attiva in modo da esercitare influenza sulle decisioni dei decisori pubblici, siano essi i rappresentanti del potere legislativo, dell'esecutivo, delle Authority e degli enti di controllo o della funzione di implementazione realizzata dalla pubblica amministrazione.


Il termine lobby viene usato anche per indicare gruppi e organizzazioni legati tra loro dalla volontà di esercitare l'influenza a favore dell'interesse particolare presso le istituzioni legislative, politiche ed amministrative chiamate ad individuare l'interesse generale e a legiferare in merito ad esso. In Europa questo processo si verifica presso la Commissione che ha sede a Bruxelles, e in misura minore presso il Parlamento, che ha sede a Strasburgo; negli USA la pressione si esercita sul Congresso di Washington, ma anche sui vertici dell'esecutivo, guidato dal Presidente degli Stati Uniti.


Il lobbying - come libero mercato dei gruppi di pressione organizzati, in competizione pura e perfetta per ottenere accoglimento dell'interesse rappresentato presso il decisore politico - è una modalità che si verifica all'interno di sistemi politici di tipo liberaldemocratico, come gli Stati Uniti, in cui la società civile rileva un tasso maggiore di articolazione degli interessi e una migliore capacità di aggregazione degli stessi, mentre il sistema politico manifesta una minore capacità generale di intervento dentro ai subsistemi sociali ed economici. Il lobbying in questo senso nasce all'interno di una cornice di stato minimale e di una maggiore attivazione della società civile organizzata. Al contrario, modelli alternativi di rappresentanza degli interessi, come il neo-corporativismo, connotano i sistemi politici con uno stato, etico, intensivamente inserito nella regolazione di economia e società - come accade nei sistemi politici europei continentali (i.e. Germania) - e un subsistema sociale ed economico meno articolato, in cui si stagliano pochi, qualificati gruppi di pressione, inclusi dall'esecutivo nella determinazione di un limitato numero di politiche pubbliche (economia, lavoro, fiscalità).


Il Buon Vivere

https://ilbuonvivere.blogspot.com/2022/06/eurosostenibilita-lattivita-di-lobbyng.html

StoriediPiave

https://piaveinforma.blogspot.com/2022/06/eurosostenibilita-lattivita-di-lobbyng.html

Blog News

https://www.blog-news.it/ultimiss

domenica 20 marzo 2022

Eurosostenibilità - La sostenibilità conviene alle aziende?


 







Borghi d'Europa propone dal 2020 un percorso informativo internazionale denominato

EUROSOSTENIBILITA', che ha preso il via dal Patrocinio concesso da ESOF2020 Trieste

Città Europea della Scienza a Borghi d'Europa.

Le iniziative 2022 sono dedicate ai temi della sostenibilità aziendale e vengono supportate da

Konsum srl di Cornuda (TV), azienda che opera nel Centro-Nord nei settori della segnaletica stradale e della commercializzazione di prodotti di antinfortunistica e pulizia.



" Le imprese responsabili, che si impegnano seriamente per essere sempre più sostenibili, sono stimate oggi tra il 10 ed il 15%. Sono imprese che piuttosto che fare interventi sociali appariscenti ben spendibili in termini di comunicazione, si concentrano nel “fare bene” le proprie attività caratteristiche......Tali imprese hanno come finalità la qualità della produzione a favore dei clienti, il benessere e la sicurezza dei lavoratori, la crescita del territorio nella salvaguardia dell’ambiente, il proprio impegno per la continua riduzione degli impatti ambientali. Nel complesso sono aziende che riescono a rendere compatibili finalità di bene comune e di profitto.



Infatti, l’impresa è sostenibile quando integra nelle sue strategie, in una visione sistemica complessiva – ponendoli allo stesso livello di importanza e priorità – tre grandi obiettivi:



- economici di profitto per remunerare equamente tutte le risorse ed i fattori produttivi impiegati, e per potere investire e generare innovazione;

- di benessere e di dignità delle persone non solo all’interno dell’azienda, ma in tutto il ciclo produttivo, affinché tutti gli interessati dall’attività aziendale siano non solo rispettati nella loro dignità, ma sviluppino crescita personale e professionale, in un clima inclusivo e scevro da discriminazioni;

di salvaguardia dell’ambiente, con un’attenzione forte all’impatto sul nostro Pianeta di tutte le attività connesse all’azienda, attraverso un approccio di economia circolare, non solo attenta al riuso ed al risparmio di risorse, ma anche alle conseguenze per il clima e la biodiversità.



La motivazione iniziale, sovente, è di carattere etico e nasce per il fastidio o l’indignazione verso comportamenti predatori, così diffusi nel contesto economico: alcuni imprenditori vogliono infatti mettere in evidenza la loro diversità, la loro serietà e la loro coerenza. E questa è sovente la spinta iniziale, la voglia di “fare bene” il proprio mestiere di imprenditori, con una reale utilità per le persone e per la società.



Ma poi, sovente, queste imprese scoprono che essere sostenibili è anche conveniente. Secondo diverse ricerche condotte su aziende di diversi Paesi, almeno sette sono le aree di possibile convenienza di un serio percorso di sostenibilità:



- un importante vantaggio di posizionamento strategico che alza le barriere all’ingresso per i competitori, grazie alla fidelizzazione dei segmenti di mercato più evoluti e sensibili, che scelgono di votare col portafoglio; tale tipologia di clienti è sovente meglio pagante e soprattutto in crescita nel tempo;

- una maggiore efficienza interna, con conseguente aumento di produttività, per il maggiore impegno e coinvolgimento dei dipendenti e dei collaboratori nelle attività dell’azienda; infatti, sentirsi ascoltati, rispettati e coinvolti, esprimere la propria creatività sul lavoro, poter condividere gli obiettivi aziendali, trovarsi in un ambiente stimolante ed innovativo accresce la passione per il lavoro ed aumenta l’impegno e la lealtà dei collaboratori;

- contratti e rapporti più chiari e di fiducia con fornitori e clienti: un rapporto più cordiale e collaborativo con tutta la filiera permette da una parte una co-progettazione capace di inglobare nel ciclo produttivo nuove esigenze e dall’altra fa scoprire nuovi spazi di efficienza lungo tutta la catena di settore;

- una migliore reputazione per l’impegno dell’azienda sui diversi fronti della sostenibilità, che si traduce in consolidamento e forza di mercato e sovente anche in maggiore prezzo riconosciuto (price premium) dai clienti; le aziende di interi settori vivono grazie alla loro reputazione, e perderla è per loro un danno enorme;

- minore rischio, maggiore resilienza e più solidità nel tempo, perché le imprese responsabili hanno minore conflittualità perché più inclusive, e quindi hanno minori costi legali e di conflitto; inoltre, operando con un orizzonte temporale di lungo periodo, hanno maggiore stabilità e durata nel tempo;

maggiore comprensione da parte dei cittadini per gli eventuali errori, che inevitabilmente prima o poi capitano; se i clienti capiscono che non c’è malafede e che c’è voglia di rimediare alla radice saranno più comprensivi con l’azienda;

- capacità d’innovazione, conseguenza dell’impegno a ridurre l’impatto sull’ambiente e ad aumentare la soddisfazione dei bisogni delle persone; l’attività di ricerca e sviluppo per la sostenibilità porta le imprese responsabili ad essere spontaneamente “proattive”, naturalmente capaci di anticipare vincoli e regolamentazioni future.

L’impresa responsabile ha effettuato la scelta di fondo di investire in un percorso verso la sostenibilità tenendo conto insieme di tutte le sue tre componenti. Le sue strategie si concretizzano con coerenza in comportamenti, attività che attuano le sue scelte di fondo. È un’impresa con un atteggiamento nuovo, che sceglie di orientare i suoi investimenti alla produzione sostenibile di beni o servizi. Tale spirito permea l’azienda a partire dal vertice imprenditoriale coinvolgendo su tali obiettivi aziendali tutti i collaboratori, ai diversi livelli. "