Oggi la parola “sostenibilità” è diventata di moda e tutti la usano come un mantra, spesso senza chiedersi che cosa esattamente significhi.
Allora iniziamo col darne una definizione, almeno approssimativa: “Sostenibilità, o meglio sviluppo sostenibile è quello che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni”(Rapporto Brundtland - Commissione mondiale su Ambiente e Sviluppo del 1987)
Ma come si ottiene questo importante risultato nelle varie attività? E’ quello che si sono chiesti giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa, che hanno iniziato nel 2020 ad occuparsene, in particolare in occasione di ESOF2020 svoltosi a Trieste, in cui fu anche edita una pubblicazione monografica in proposito, dal titolo suggestivo di Eurosostenibilità.
La nostra scelta è stata dunque, quella di scoprire come si potesse perseguire la sostenibilità nei diversi settori della cultura, del sapere e soprattutto delle produzioni.
In quell’occasione, nel corso di un incontro con la stampa a Trieste, memorabile fu l'intervento di Laura Panizutti, Consulente Finanziaria e Patrimoniale di Conegliano, per tracciare concretamente il tema della sostenibilità nel campo della finanza.
Da allora il progetto EUROSOSTENIBILITA', ha avuto molte occasioni di approfondimento da parte di Borghi d'Europa: in particolare all'annuale appuntamento “Qualità Vo' Cercando, Gente&Borghi lungo le rive della Piave”, Laura Panizutti ha svolto un applaudito intervento sui temi della finanza etica.
Oggi infatti non è più accettabile la figura del capitalista-sfruttatore, perché se alcuni vogliono sfruttare eccessivamente la propria posizione di forza si blocca lo sviluppo, con ugual danno per tutti.
Bisogna dunque unire un legittimo e normale guadagno ad una funzione sociale.
Del resto proprio i vaccini ci hanno insegnato questo: ci si vaccina per amore di sé ma, così facendo, diamo anche un grande contributo alla salute di tutti perché rendiamo più difficile la replicazione del virus.
Nel recente evento organizzato dall’Associazione Culturale “Borghi d’ Euroa” all’ Hostaria Manareta di Candelù, la stessa Laura Panizutti ha approfondito questo tema, spiegando che cosa sia la finanza sostenibile e da che esigenza, economica, prima ancora che morale nasca.
“Esiste un settore della finanza che mette le persone e l’ambiente al centro dell’attività creditizia e d’investimento – ha detto - essa comporta un’accurata e attenta valutazione su come e dove allocare le risorse, in base a precise valutazioni etiche e morali, oltre naturalmente ad un’attenta valutazione del rischio economico: questa è la finanza etica e mutualistica, basata sul principio della solidarietà, soprattutto in campo sociale ed economico. Tale impostazione si è diffusa prevalentemente nelle economie avanzate con lo scopo di includere, nel mondo finanziario stesso, le categorie sociali più fragili, permettendo loro l’accesso al credito. Quando poi la finanza etica persegue uno sviluppo sostenibile, ovvero un programma etico di investimenti che tenga conto del benessere delle future generazioni, tutelando anche l’ambiente naturale allora la finanza diventa veramente sostenibile”.
Il momento storico che tutti noi stiamo vivendo, rappresenta un cambiamento epocale, nel quale la nostra vita è davvero cambiata da un momento all’altro; queste condizioni, sviluppatesi a seguito della pandemia, hanno impattato prima di tutto sulla salute delle persone ed inevitabilmente sul lavoro, mettendo in ginocchio in particolare il comparto turistico, dalla ristorazione, allo spettacolo e alla cultura, che sono alla base dell’identità del nostro Paese. Tutta la filiera turistica, dalla capacità di una località di accogliere e ospitare i turisti, alla ristorazione, dai tour Operator alle agenzie di viaggio, ai servizi spiaggia ecc.; tutto il settore è fermo e deve trovare le forze per ripartire.
Il ruolo che hanno Banche, Società di gestione del risparmio, Assicurazioni e tutta la finanza, è determinante per incidere in maniera importante sulla ripresa degli apparati più fragili e nello stesso tempo “motori dell’economia”, così da indurre tutte le aziende finanziarie a rivedere il proprio core business in un’ ottica sostenibile. Credo che, in un contesto delicato come questo, dobbiamo dare vita ad un approccio diverso, con nuovi valori di riferimento: la persona anziché il capitale, l’idea e non il patrimonio, la giusta remunerazione dell’investimento e non la speculazione.
Il mio lavoro dunque si caratterizza per queste tre caratteristiche: COMPETENZA, COINTERESSE, DISPONIBILITA’, che contraddistinguono la mia figura professionale.
Ogni giorno, particolarmente in questo difficile momento pandemico, cerco di operare con amore, cercando di essere e sentirmi utile ed importante per tutti coloro che necessitano di un supporto.
La fiducia che si instaura fra me ed il Cliente nasce soprattutto dall’aspetto etico sopra menzionato:
l’amore e la passione nel fare ciò che si sa fare”.
Ci sembrano principi molto interessanti ed assolutamente condivisibili e ci auguriamo che siano sempre più applicati
Gianluigi Pagano
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